Germaine TAILLEFERRE

Germaine Tailleferre riceve le prime lezioni di pianoforte dalla madre prima di entrare al Conservatorio di Parigi – contro la volontà paterna – nel 1904. Qui si rivela una brillante allieva e ottiene i premi di armonia (1913), composizione (1914) e accompagnamento (1915). Sui banchi della grande école conosce Darius Milhaud, Georges Auric e Arthur Honegger. Per loro tramite incontra anche Charles Kœchlin, che le insegna l’orchestrazione. Nel 1917 il suo pezzo per due pianoforti, Jeux de plein air, viene notato da Erik Satie, che la introduce nel gruppo dei Nuovi Giovani animato da Jean Cocteau. Germaine entra allora a piè pari nell’avanguardia artistica parigina e frequenta Apollinaire, Éluard, Aragon, Picasso, Braque o, ancora, Léger. Mentre I Nuovi Giovani vengono ribattezzati Gruppo dei Sei (1920), Germaine Tailleferre inizia per ragioni di studio una collaborazione con Maurice Ravel che proseguirà fino alla sua partenza alla volta di New York, dove si reca assieme al marito, il caricaturista Ralph Barton (1925-1927). Nel 1931 la separazione della coppia e il suicidio di Barton precedono di poco la nascita della figlia Françoise, di cui Germaine sposa il padre (il giurista Jean Lageat) l’anno seguente. Tra gli anni Trenta e Cinquanta Tailleferre compone per il cinema e la radio, proseguendo al tempo stesso nella sua produzione “colta”: in particolare con la Cantate de Narcisse su testo di Paul Valéry (1938), la Seconda Sonata per violino (1948), il Concerto de vaines paroles (1954) o, ancora, la Sonata per clarinetto (1957), nella quale sperimenta la tecnica seriale.