Grande Ouverture de Waverley (Hector Berlioz)
Data
1828Testo
Nella prima metà del XIX secolo, tutta l’Europa si entusiasma per l’opera di Walter Scott (1771-1832), che diffonde un’immagine romantica e idealizzata della Scozia. Berlioz non fa eccezione, come attestano l’ouverture orchestrale di Waverley (1827-1828) e quella di Rob Roy (1831). La prima, eseguita per la prima volta il 26 maggio 1828 sotto la direzione di Nathan Bloc nella sala dei concerti del Conservatorio, si ispira al romanzo Waverley, che aveva riscosso un successo folgorante al momento della sua pubblicazione nel 1814, prima di essere tradotto in francese da Joseph Martin nel 1818. Scott mette in scena un giovane inglese indeciso (il cui cognome dà il titolo all’opera), il quale scopre, nel corso delle sue avventure (che si svolgono perlopiù in Scozia) di non essere tagliato per la politica né per le armi, bensì per una vita tranquilla e casalinga. Berlioz ha apposto in esergo alla partitura due versi di Scott, con la loro traduzione francese: “Dreams of love and lady’s charms / Give place to honour and to arms” (“I sogni d’amore e i vezzi delle dame / lasciano il posto all’onore e alle armi”). La struttura dell’ouverture, in un certo qual modo ricalcata su questa epigrafe, comprende due parti: un Larghetto (che è un movimento lento vero e proprio, e non una semplice introduzione), seguito da un Allegro vivace. La prima parte, con le pagine iniziali costellate di silenzi, sembra manifestare il carattere esitante dell’eroe, prima che il tema cantabile dei violoncelli esprima i suoi sentimenti appassionati. La seconda parte, festosa e brillante, ravvivata da tocchi popolari, si riallaccia alla dimensione eroica e pittoresca della trama, senza evocarne l’epilogo.
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