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Quartetto per archi n.5 in do minore op. 68 (Théodore Gouvy)

Data

1874

Testo

Allegro con brio – Allegro moderato – Andante con moto – Allegro agitato

Composto nel 1874, Il Quinto Quartetto per archi in do minore op. 68 di Théodore Gouvy fu pubblicato nel 1882 a Lipsia, presso Breitkopf & Härtel. L’Allegro con brio inizia in un clima cupo e teso. Scritto nella tonalità di dominore, il tema iniziale, enunciato al primo violino, accompagnato da note ribattute e da una linea discendente del violoncello, fa pensare all’inizio del Quartetto in re minore opera 10 n. 2 di Mozart dedicato ad Haydn. Frequentemente interrotto da silenzi, il discorso musicale sembra faticare a imporsi stabilmente e sembra aspirare alla dissoluzione. Presentato nel tono relativo di mi bemolle maggiore, il secondo tema è di carattere più pacato, ma la fine dell’esposizione fa sentire un richiamo del primo tema più agitato. Con i suoi ritmi ternari regolari e le sue linee melodiche agili e congiunte, l’Allegretto in sol minore instaura un clima di maggiore serenità. In forma di tema e variazioni, il terzo movimento procede per progressivi arricchimenti melodici delle linee, e per intensificazione della tessitura del quartetto. Di estrema semplicità all’inizio del movimento, la scrittura si evolve verso una vivace animazione ritmica che culmina nella terza variazione, Vivo, recante l’indicazione leggiero e scherzando. Con i suoi ritmi puntati un po’ magniloquenti, la quarta variazione, Maestoso e lento, fa piacevolmente riferimento all’ouverture alla francese. L’ultimo movimento si riallaccia all’agitazione iniziale del quartetto e alla tonalità di dominore. L’opera si conclude in questo clima tormentato.

    Persona - 1
  • GOUVY, Théodore (1819-1898)
  • Argomento - 1
  • Il quartetto d’archi nell’Ottocento