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SAMAZEUILH, Gustave (1877-1967)

Gustave Samazeuilh è noto soprattutto come musicografo (autore di un’importante opera su Dukas), critico de « Le Temps » o de « La Revue des deux mondes » (difensore di Debussy e tra i primi ad accogliere favorevolmente i saggi del giovane Messiaen) e instancabile trascrittore per pianoforte di opere orchestrali di Chabrier, Chausson, Debussy, Dukas, Fauré o Franck. Ma colui che studiò con d’Indy, che fu intimo di Ravel, vicino a Debussy e a Dukas, fu anche un raffinato compositore, benché oggi assolutamente misconosciuto. L’estetica di Samazeuilh evolve lungo l’arco della sua carriera dallo stile di Franck fino alle rive impressioniste scoperte da Debussy a cavallo tra i due secoli. L’autore di Naïades au soir (per orchestra, del 1925) non se ne allontanerà mai troppo, nonostante la propria longevità; ma è vero che dagli anni Trenta in poi Samazeuilh abbandona o quasi la composizione. Il suo catalogo relativamente esiguo annovera alcune pagine orchestrali, in particolare il ciclo con coro Le Cercle des heures e i poemi sinfonici Nuit (1925) o L’Appel de la danse (1944), ma anche un buon numero di pezzi di musica da camera che si alternano tra musica pura (Fantaisie élégiaque per violino e pianoforte, Quatuor à cordes, Suite en trio) e musica evocativa (Esquisse d’Espagne per flauto e pianoforte, Chant d’Espagneper violino o clarinetto e pianoforte, Luciole per clarinetto e pianoforte). Tra i rari pezzi per pianoforte di Samazeuilh, lodati da Alfred Cortot nella propria opera sulla letteratura pianistica francese, particolarmente importante dev’essere considerato il ciclo Le Chant de la mer (1919).

    Opera - 1
  • Chant de la mer (Gustave Samazeuilh)
  • Argomento - 1
  • La Scuola franckiana