Il quartetto con pianoforte nell’Ottocento
Derivato dai divertimenti con tastiera della seconda metà del Settecento, il quartetto per pianoforte, violino, viola e violoncello si sviluppa a partire dagli anni Ottanta del secolo. Inizialmente il suo repertorio si compone soprattutto di trascrizioni di concerti per pianoforte. Ma Mozart, che offre due capolavori a questa formazione, fonde già la scrittura concertante con quella cameristica. Nei primi decenni dell’Ottocento numerosi quartetti sono ancora adattamenti di opere classiche destinati a dilettanti. L’importanza del pianoforte in epoca romantica determina l’aumento di partiture in forma di quartetto originali, tecnicamente più esigenti. Spesso scritte da compositori pianisti, in esse la parte della tastiera è più difficile di quella degli archi, come attestano le opere di Weber o Mendelssohn. Con Schumann, Brahms, Fauré o Saint-Saëns la presentazione e lo sviluppo dei tempi sono distribuiti in maniera più omogenea tra i quattro strumenti. Si noti che in molti compositori francesi come d’Indy, Fauré, Dubois, Hahn e Chausson, il quartetto con pianoforte serve da trampolino di lancio verso il quartetto d’archi o il quintetto con pianoforte.
- Quatuor pour piano, violon, alto et violoncelle n° 4 op. 49 (Adolphe Blanc)
- Page de titre du Quatuor avec piano n° 1 en ut mineur op. 15 (Gabriel Fauré)
- Page de titre du Quatuor avec piano n° 2 en sol mineur op. 45 (Gabriel Fauré)
- Quatuor avec piano en ré mineur op. 15 (Charles Tournemire)
- Quartetto con pianoforte in sol maggiore (Reynaldo Hahn)
- Quartetto con pianoforte n. 1 in si bemolle op. 69 (Mel Bonis)
- Quatuor avec piano n° 1 en ut mineur op. 15 (Gabriel Fauré)
- Quartetto in re maggiore op. 124 (Mel Bonis)
- Quatuor avec piano n° 2 en sol mineur op. 45 (Gabriel Fauré)
- DUBOIS, Théodore (1837-1924)
- Musica di camera – A proposito del pianoforte
- Lettres à Mel Bonis : Louis Duttenhofer (1 lettre, 1931)
- Lettres à Mel Bonis : Paul Viardot (1 lettre, 1927)