La Scuola flautistica francese
La fattura del flauto traverso conosce mutamenti radicali nel corso dell’Ottocento. Nuovi modelli appaiono in Germania e in Inghilterra negli anni Trenta e Quaranta: essi sono caratterizzati dall’ampliamento dell’apertura dei fori – che d’ora in poi corrisponderanno a ciascun semitono della scala musicale– e dall’impiego di nuovi materiali (legno, cristallo, avorio). La loro adozione da parte dei francesi è tuttavia molto graduale e diventerà definitiva solo dopo la nomina di Louis Dorus al Conservatorio (1860). Il flauto, mentre da una parte vede amplificarsi il proprio ruolo all’interno dell’orchestra, dall’altra viene difeso nei salotti e nelle sale da concerto da grandi virtuosi che ne fissano i tratti idiomatici nelle proprie composizioni: Tulou, Berbiguier, Demersseman, Drouet, Coche, Camus, Dorus e poi i suoi allievi Altès e Taffanel. Questi solisti beneficiano anche del nuovo interesse da parte dell’editoria musicale per questo strumento democratizzato e producono così numerosi pezzi su arie alla moda: fantasie o parafrasi che spesso privilegiano il virtuosismo dimostrativo a scapito di una più profonda inventiva musicale.
- Adolphe Hennebains
- François Devienne
- Jean-Louis Tulou (charge de Dantan)
- Léopold Lafleurance
- Louis Fleury
- Paul Taffanel
- Berceuse pour flûte et piano (Lucien Durosoir)
- Fantaisie pour flûte et piano op. 79 (Gabriel Fauré)
- Nocturne (Lili Boulanger)
- Prélude, Marine et Chanson (Guy Ropartz)
- Serenata per flauto e archi in sol maggiore op. 82 (Théodore Gouvy)
- Sonate pour flûte, alto et harpe (Claude Debussy)
- ALTÈS, Henri (1826-1895)
- DORUS, Louis (1813-1896)
- HENNEBAINS, Adolphe (1862-1914)
- LAFLEURANCE, Léopold (1865-1953)
- TULOU, Jean-Louis (1786-1865)
- Lettres à Mel Bonis : Louis Fleury (1 lettre, 1904)