Musica di camera – A proposito del pianoforte
Piano-piramide, piano-giraffa, piano-lira… Nell’Ottocento, i fabbricanti fanno gare di fantasia per ideare strumenti sempre più originali. Nel 1810 viene depositata una decina di brevetti. Quarant’anni dopo ne vengono depositati 110; verso il 1890, se ne registrano ancora 160! Le invenzioni, a volte assai bizzarre, dovrebbero facilitare l’esecuzione (come la tastiera di forma semi-ovale, che evita grandi spostamenti della mano), ma mirano anche a economizzare lo spazio (il pianoforte verticale rende più democratica la pratica dello strumento e supera per diffusione quello orizzontale a partire dal 1860), offrendo la possibilità di un eventuale duplice uso: i vari piani-tavoli, piani-armadi, piani-scrittoi attestano come il pianoforte sia entrato a far parte della mobilia della borghesia, oltre che dell’alta società, per la quale si fabbricano strumenti lussuosi. In effetti, il piano è diventato indispensabile per accompagnare mélodies, suonare da soli o a quattro mani (opere originali e numerose trascrizioni), esibirsi in trio, in quartetto o in quintetto: le formazioni da camera che si sviluppano nel XIX secolo gravitano tutte intorno al pianoforte.
- Dilettanti (Henry Monnier)
- Autour du piano (Fantin-Latour)
- Havanaise (Camille Saint-Saëns)
- Croquis musicaux : 14 Un affreux trio (Daumier)
- Improvisation de M. Herz (Devéria)
- La virtuose-pianiste Magnus (par Helleu)
- Arlequin pour violon et piano (Édouard Lalo)
- Méditation op. 31 (Mel Bonis)
- Nocturne (Lili Boulanger)
- Poème pour violon, alto et piano (Lucien Durosoir)
- Serenata per violoncello e pianoforte op. 46 (Mel Bonis)
- Suite orientale per violino (o flauto), violoncello e pianoforte op. 48 (Mel Bonis)
- Musique de chambre – La musique de chambre vers 1830
- Musique de chambre – La musique pour violon et piano à la fin du XIXe siècle
- Musique de chambre – La sonate pour violoncelle en France
- Il quartetto con pianoforte nell’Ottocento
- Il quintetto con pianoforte nell’Ottocento
- A quattro mani