La musica corale nell’Ottocento
Nel corso dell’Ottocento sono all’opera varie dinamiche volte a dare nuovo slancio alla musica corale. L’arte lirica francese, in ogni sua forma, propone al pubblico numerosi cori che, a seconda del successo sulla scena, vengono ad affiancarsi ai programmi dei concerti. In parallelo, i diversi movimenti di riabilitazione della musica religiosa in Francia si fondano più specificamente su un repertorio corale ispirato, in funzione delle correnti, dalla spettacolarità dell’arte lirica, o dall’austerità di un ritorno alle tradizioni antiche. Queste correnti estetiche entrano in risonanza con un capovolgimento delle pratiche artistiche francesi: la politica di democratizzazione della musica prende avvio dalla composizione di masse corali. Dai grandi assembramenti rivoluzionari agli orphéons(cori maschili generalmente composti da operai e artigiani che fioriscono durante il Secondo Impero), la musica per coro assume una colorazione politica: occupa “in maniera sana” le popolazioni giudicate pericolose e raccoglie i francesi sotto l’egida dell’armonia.
- Soirées orphéoniques. Première collection
- Concert vocal des Orphéonistes dans la salle du Cirque national des Champs-Élysées
- Page de titre d'À la musique (Rostand / Chabrier)
- Page de titre de Biblis (Boyer / Massenet)
- Page de titre de la Messe de l'orphéon (Adam, Clapisson & Halévy)
- Page de titre de Tristia (Hector Berlioz)
- À la musique (Rostand / Chabrier)
- Ave verum op. 65 n° 1 (Gabriel Fauré )
- Cantique de Jean Racine op. 11 (Gabriel Fauré)
- Chant des chemins de fer, Le (Hector Berlioz)
- Djinns, Les op. 12 (Hugo / Fauré)
- Fête des myrtes, La (Toubin / Dukas)
- Musiciens – L'Orphéon
- Condé, Gérard – "Puissant Palestrina, vieux maître, vieux génie"
- Dans les blés [manuscrit autographe de Pierné]
- Hymne à Sarah [manuscrit autographe de Pierné]