Pierre-Jean de BÉRANGER
1780 - 1857
Poeta
Prima di diventare quello chansonnier che avrebbe esteso il suo influsso sino alla fine dell’Ottocento, Béranger visse una gioventù caotica. Suo padre, un uomo d’affari spesso assente, non si prese molto a cuore la sua educazione, preferendo affidarlo ai nonni o alla zia. Poco dopo il 1789 lo ritroviamo praticante presso un notaio divenuto giudice di pace, umanista convinto, che gli offre i primi veri rudimenti d’istruzione, quindi presso uno stampatore che lo inizia alla poesia. A partire dal 1795, Béranger compone i primi versi. Meno di dieci anni dopo, Lucien Bonaparte, certo del suo talento, gli offre la propria protezione e la retribuzione di membro dell’Institut de France, situazione che gli consente di dedicarsi interamente alla scrit- tura. Membro della Société de chansonniers parisiens du Caveau moderne a partire dal 1813, accresce a poco a poco la sua fama di polemista anticlericale, feroce oppositore della monarchia di fronte alla grandezza dell’Impero e della Rivoluzione, affermandosi in particolare grazie a opere rimaste celebri come Le Roi d’Yvetot. Considerato il padre della chanson moderna e uno dei primi autori impegnati, tra il 1815 e il 1833 Béranger pubblicò sei raccolte, due delle quali gli meritarono al tempo stesso la galera e l’ammirazione sconfinata di quel popolo di cui era l’eco fedele. Per la sua arte di associare le idee più audaci alle forme più semplici, la nobiltà di sentimenti profondamente patriottici e filosofici a un innegabile senso del ritmo, fu considerato in vita pari a Sainte-Beuve, Stendhal, Dumas o Hugo.
Documenti e archiv
Caricatura, Illustrazione a stampa
Béranger (par Carjat)
Illustrazione a stampa, Ritratto
Le Monde illustré, 1857/08/01 [Béranger]
Frontespizio
Le Vieux caporal (Béranger / Kalkbrenner)
Permalink
data di pubblicazione : 29/09/23