
Franz LISZT
1811 - 1886
Direttore d’orchestra, Compositore, Pianista
Nato a sud di Vienna in una regione che è stata temporaneamente ungherese, Liszt viene iniziato dal padre allo studio del pianoforte. Bambino dotato, la cui educazione musicale sarà sostenuta da alcuni magnati ungheresi, diventa allievo di Carl Czerny che gli fa compiere importanti progressi. Incoraggiato dal padre a trasferirsi a Parigi, Liszt si integra nella sua città d’adozione grazie a una notevole disinvoltura linguistica. È lì, dopo che Cherubini gli ha rifiutato l’ammissione al Conservatorio, che studia contrappunto con Reicha e composizione con Paer. Il suo amore per l’erudizione lo spinge a frequentare gli ambienti artistici più in vista di Parigi. Dopo un difficile periodo creativo durante il quale pensa di farsi prete, ritrova interesse per la composizione al momento della Rivoluzione di Luglio. Si susseguono una vita scandita da incontri decisivi con i contemporanei (Berlioz – che ha difeso e incoraggiato –, Chopin, Paganini…), un posto d’insegnante al Conservatorio di Ginevra, quindi la scelta di una carriera di virtuoso. L’eccezionale figura del pianista, sovrapposta a quella del patriota, genera allora un fenomeno di “lisztomania” internazionale. Liszt è protettore e suocero di Wagner, e insegna a future celebrità quali Marie Jaëll e Emil von Sauer. I suoi concerti per pianoforte coniugano difficoltà tecnica e concezione formale innovatrice (ciclicità), le trascrizioni per pianoforte presentano un’inventiva rara per l’epoca e le Rapsodie ungheresi mettono in auge la musica tzigana del suo paese natale. I poemi sinfonici (Mazeppa, Les Préludes), l’oratorio Christus e la Dante-Symphonie figurano tra le sue opere più visionarie.
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Le poème symphonique au zénith
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