
Victor ROGER
1853 - 1903
Compositore
Esatto coetaneo di André Messager, Victor Roger fa parte, come lui, degli ex allievi dell’École Niedermeyer destinati a svolgere un ruolo importante sulle scene dei teatri parigini “leggeri”. Nato a Montpellier, figlio di un compositore – François-Victor Roger (1811-?), formatosi al Conservatorio parigino e autore di opere liriche andate in scena a Montpellier e a Tolosa –, deve attendere (come Messager, ancora una volta) di compiere trentatré anni per vedere finalmente rappresentato un suo lavoro: Joséphine vendue par ses sœurs, che nel 1886 riscuote grande successo ai Bouffes-Parisiens. In precedenza aveva già composto una serie di scene comiche per l’Eldorado e iniziato la carriera di critico musicale, che porterà avanti per tutta la vita. Oscarine (1888), Le Fétiche, Les Douze femmes de Japhet e Sansonnet (1890), Le Coq e Mademoiselle Asmodée (1891) marcano i primi anni della sua attività fino al considerevole successo dei Vingt-huit Jours de Clairette (1892). Esplicitamente ispirata a Mam’zelle Nitouche di Hervé, questa commedia-vaudeville dagli accenti militari sarà costantemente riproposta in tutta Europa fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Ma la carriera di Roger non termina qui. Negli ultimi dieci anni della sua carriera produce ancora una dozzina di operette e di vaudevilles, confermando il suo talento per le linee melodiche e per le sorprese ritmiche: in particolare La Dot de Brigitte (1895), Le Voyage de Corbillon (1896), L’Auberge du Tohu-Bohu e Les Fêtards (1897).