Louis VARNEY
1844 - 1908
Direttore d’orchestra, Compositore
Figlio di Alphonse Varney (1811-1879), compositore e direttore d’orchestra del Théâtre des Bouffes-Parisiens all’epoca di Offenbach, Louis Varney crebbe in un ambiente eminentemente artistico nel quale ricevette l’intera sua formazione. Nulla di strano, dunque, nel fatto che intraprenda la stessa strada del padre nel mondo così particolare della musica definita «leggera». Alcuni anni dopo la guerra del 1870 lo ritroviamo a dirigere l’orchestra del Théâtre de l’Athénée Montrouge e a collaborare a varie opere dalla forma eclettica (in particolare De bric et de broc e Il Signor Pulcinella, 1876). Ma è al Théâtre des Bouffes-Parisiens, vero tempio dell’operetta, che conoscerà il suo maggiore trionfo nel 1880 con Les Mousquetaires au couvent, su libretto di Paul Ferrier e Jules Prével. Anche se non riuscì mai a ripetere l’exploit di quel colpo di genio, un capolavoro del genere destinato ad attraversare sia il tempo che le frontiere, Varney compose una quarantina di opere di varia fortuna, parecchie delle quali contengono degli autentici tesori. Tra i suoi maggiori successi citiamo Fanfan la Tulipe (1882), Babolin (1884), Les Petits Mousquetaires (1885), L’Amour mouillé (1887), La Fille de Fanchon la vielleuse (1891), Cliquette (1893), Les Petites Brebis (1895), La Falote o Le Papa de Francine (1895). Varney, che figura tra gli indiscussi maestri dell’operetta di fine Ottocento, si distingue per un acuto senso del comico, volentieri sottolineato da una scrittura elegante, una fantasia sbrigliata e un’inventiva melodica che sembrano pressoché inesauribili.
Documenti e archiv
Immagine di scena, Fotografia
Jeanne Saulier en Miss Robinson
Immagine di scena, Fotografia
Pierre Hittemans dans Coquelicot
Livret de mise en scène
Le Papa de Francine [mise en scène d'Adrien Lureau]
Locandina (Manifesto)