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Quintetto con due violoncelli n. 1 in minore

Compositore/i :
Data :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Adagio – Intermezzo – Scherzo – Larghetto – Finale : Allegro vivo

Come gran parte del catalogo di Théodore Gouvy, questo primo quintetto per archi è rimasto inedito fino al 2010, quando Olivier Schmitt lo ha proposto per la prima volta a un pubblico contemporaneo. Un’annotazione su una delle parti separate del manoscritto, ora conservato negli Archivi Dipartimentali della Mosella, indica che il brano è stato composto (o ascoltato) a Parigi nel 1869. Questo è l’unico indizio che ci permette di datarlo, giacché nella stampa dell’epoca non si trova traccia di una sua prima esecuzione né di una esecuzione tout court. Il compositore realizzò anche una riduzione per pianoforte a quattro mani dei primi due movimenti. Con questo suo primo tentativo di affrontare il genere del quintetto per archi, Gouvy si avventura in un territorio alquanto inesplorato. Scegliendo di raddoppiare il numero dei violoncelli (anziché delle viole), segue certamente le orme di Franz Schubert, Luigi Boccherini e George Onslow, ma la sua divisione in cinque movimenti è del tutto originale: i suoi predecessori, infatti, si limitavano solitamente a quattro. La cura nel bilanciare le diverse parti e le richieste del compositore a ciascuno degli strumentisti sono notevoli, ma poco consone al gusto francese alla fine del Secondo Impero, che avrà sicuramente ritenuto questo ambizioso pezzo troppo “tedesco” e serio. Nel 1870, quando completò il suo secondo quintetto, questa volta destinato alla pubblicazione (op. 55, edito nel 1876), Gouvy decise di obliterare questo primo tentativo, cancellando “2” e scrivendo “1” in testa al nuovo lavoro.

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/69190

data di pubblicazione : 18/06/25



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