Raymond ou Le Secret de la reine
Da poco eletto membro dell’Institut des Beaux-Arts, il 5 giugno 1851 Ambroise Thomas presenta al pubblico dell’Opéra-Comique Raymond ou Le Secret de la reine, dramma lirico in tre atti su libretto di Joseph-Bernard Rosier e Adolphe de Leuven (librettisti di Le Songe d’une nuit d’été, opéra-comique di Thomas ispirato a Shakespeare e rappresentato l’anno prima al Théâtre des Nouveautés). L’opera rivisita il mito della maschera di ferro. Raymond, giovane contadino innamorato di un’orfana (Stelle), viene riconosciuto come fratello gemello di Luigi XIV e perseguitato affinché non sia d’ostacolo al regno di questi. Alla fine dei tre atti il protagonista e la sua amata riescono a fuggire grazie al sacrificio del cavaliere di Rosargues: militare brutale, padre di Stelle, di cui ha violentato e ucciso la madre, egli si sostituisce a Raymond dietro la maschera di ferro sperando di ottenere così la redenzione. Anche se l’opera sembra aver riscosso un certo successo di pubblico, esso è oggi di difficile valutazione, tale è l’ostilità che la stampa dell’epoca dimostra nei confronti di Raymond, giudicato indegno di un accademico: “Una o due romanze gradevoli, la pastorale del secondo atto, in cui si trova un’ingegnosa imitazione della musica del vecchio Lulli, e una passabile esecuzione hanno procurato all’opera […] un successo effimero che i posteri non saranno tenuti a conoscere”, scrive per esempio Paul Scudo sulla “Revue des deux mondes” alla fine del 1851. Anche se questo dramma lirico è oggi pressoché dimenticato, l’ouverture di Raymond, nella quale si può cogliere il duraturo influsso di Rossini sul genere, ha nondimeno mantenuto un posto nel repertorio sinfonico.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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