Tre pezzi per quattro violoncelli
Ave Maria – Menuet – Berceuse
I Drei Stücke für vier concertierende Celli (Tre pezzi per quattro violoncelli) op. 63 di Marie-Joseph Erb furono pubblicati nel 1903 da Johann André a Offenbach-am-Main. All’epoca, Erb non aveva ancora un incarico al Conservatorio di Strasburgo e dunque la scrittura per ensemble di violoncelli non rispondeva alle necessità di una classe strumentale, quanto piuttosto al desiderio di variare i piaceri dei salotti alsaziani; del resto, fu appunto in questo contesto che le opere del musicista vennero presentate al pubblico. Nell’aprile 1904, la “Chronique d'Alsace-Lorraine” segnalava: “Tra gli interpreti ascoltati in una cerchia ristretta [dall'ottobre 1903 al marzo 1904], citerò solo il violoncellista Pollain di Nancy, eccellente artista che è sempre il benvenuto a Strasburgo, poco favorita per quanto riguarda i violoncelli. Assecondato da tre dilettanti di talento, ci ha offerto, tra l’altro, la prima esecuzione di tre pezzi scritti dal signor J.-M. Erb per quattro violoncelli, aggraziate composizioni che sono state accolte molto bene dal pubblico”. Anche se il titolo del primo numero non rendesse trasparente l’allusione, riconosceremmo comunque la sua fonte d'ispirazione già dalla seconda battuta: si tratta di una citazione delle prime note dell’Ave Maria di Schubert (Ellens Gesang III, 1825), a partire dalle quali Erb propone variazioni nel filone della musica religiosa neopalestriniana. Un passaggio contrastante guarda al corale tedesco. Nel pomposo Minuetto, Allegro moderato, si inserisce una sezione maliziosa costellata di pizzicati. Infine, la Berceuse (Ninnananna) è improntata alla semplicità di una melodia popolare.
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data di pubblicazione : 10/01/25
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