Scopri i focus!
Affrontare la storia della musica francese del XIX secolo non significa limitarsi a studiare i percorsi di singoli musicisti e ad analizzare le opere che costoro hanno composto o interpretato. La produzione degli strumenti (in pieno slancio in questo periodo di rivoluzioni industriali), l’organizzazione della vita artistica (tra salotti privati e grandi società di concerti) o ancora l’evoluzione del genere lirico e di quello strumentale costituiscono altrettanti temi trasversali, che permettono di cogliere la coerenza dell’abbondante produzione musicale dell’epoca.
La scuola franckiana
In parallelo all’attività di Saint-Saëns, Fauré o Debussy, la “Scuola franckiana” occupò un posto di rilievo nella scena musicale francofona.
Napoleone e la musica
Si è sostenuto spesso che Napoleone amasse poco la musica; tuttavia, l’organizzazione di una vita artistica parigina ricca ed eclettica si deve a lui.
L'arpa romantica
Ai primi dell’Ottocento, l’arpa è in Francia uno strumento di grande modernità, che sostituisce il clavicembalo “barocco” e fa concorrenza al fortepiano nella ricerca di un’espressività assolutamente “classica”.
Victor Hugo e i musicisti romantici
Grande ammiratore di Beethoven e Schubert, Victor Hugo s’interessa alla musica pur senza essere – tranne in un’occasione – attore diretto della vita musicale del proprio tempo.
La mélodie avec orchestre
« Si vous avez envie de l’orchestre pour vos lied ne vous gênez pas, le lied avec orchestre est une nécessité sociale ; s’il y en avait, on ne chanterait pas toujours dans les concerts des airs d’opéra qui y font souvent piteuse figure » (Camille Saint-Saëns)
Simbolismo e impressionismo
Anche se si tratta di due distinte correnti, il simbolismo e l’impressionismo in parte si sovrappongono: queste due estetiche si fondano sulla suggestione (più che sulla descrizione), il mistero e l’onirismo.